Endoscopia Tutto quello che cè da sapere











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Il dott. Pasquale Ventura, chirurgo gastroenterologo del Centro Medico Santagostino, affronta tutti i dubbi e le domande dei pazienti che affrontano una endoscopia: metodologie agli effetti, dalla preparazione alla sedazione. • FARÀ MALE? • Questa è la prima domanda che un paziente pone quando sa di dover affrontare un'endoscopia. Possiamo dire che la gastroscopia, cioè l'esame delle vie digestive superiori, è un esame non doloroso ma può essere fastidioso in quanto evoca il riflesso del vomito e talora si può accompagnare, per motivi squisitamente psicologici, a un senso di cattiva respirazione, di soffocamento. • La colonscopia invece presenta sicuramente dei momenti che sono più fastidiosi, in particolare può esserlo nel momento dell'introduzione nel forame anale. Differente è l'esecuzione dell'indagine in toto: lì il meccanismo di trazione sulle anse intestinali e soprattutto l'insufflazione possono provocare degli stimoli dolorosi. • Tutti questi inconvenienti sono assolutamente superati in maniera totale con un'adeguata sedazione. • QUANTO È GRANDE LA SONDA? MI DARÀ FASTIDIO? • Il gastroscopio ha un diametro che oscilla tra i 9 mm e i 12 mm; un colonscopio tra 1 cm e 1,2 cm. • La lunghezza delle varie sonde è più piccola per quello che riguarda il gastroscopio circa 1,05m e 1,10m, più lunga per quello che riguarda il colonscopio, che può arrivare fino a 1,60m di lunghezza. • La lunghezza chiaramente non interferisce minimamente su quello che può essere il disagio per l'esame, così pure il diametro contrariamente a quello che si può pensare. • COME DEVO PREPARARMI? • La preparazione per la gastroscopia è banale, basta osservare il digiuno dalla cosiddetta mezzanotte, nel senso che si può fare un pranzo, una cena normale e poi affrontare serenamente l'esame il giorno seguente. Per quello che riguarda la colonscopia c'è una preparazione dietetica comunque molto semplice nei 2/3 giorni che precedono l'esame e il giorno prima vi è l'assunzione di alcuni preparati che provocano la liberazione dell'intestino. • È RISCHIOSO? • Ogni procedura medica e soprattutto ogni atto chirurgico o para-chirurgico ha una percentuale di rischio. Questa percentuale può essere maggiore in relazione all'età o alla presenza di particolari patologie, ma questo è comunque in proporzioni assolutamente basse e accettabili. • LA PREPARAZIONE ALL'ESAME INFLUENZERÀ LA MIA VITA QUOTIDIANA? • Per quel che riguarda la gastroscopia assolutamente no. Per la colonscopia è consigliabile il giorno prima o qualche ora prima dell'esame restare a casa per poter completare con serenità la preparazione. • COSA SUCCEDE SE IL MEDICO RITIENE NECESSARIA UNA BIOPSIA? • La biopsia è, tramite l'introduzione di una pinza, l'asportazione di un pezzettino di tessuto che viene poi esaminato al microscopio. Questo è spesso il completamento indispensabile per l'esecuzione dell'esame. Non comporta rischi particolari e non è assolutamente doloroso. • PERCHÈ DEVO ESSERE SEDATO DURANTE L'ESAME? • CHE TIPO DI SEDAZIONE VERRÀ EFFETTUATA? • La sedazione non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata. • È una forma di protezione, per così dire, del paziente per rendere l'esame più tollerabile. • Ci sono vari tipi di sedazione: da una semplice anestesia locale fatta con uno spray che mira a togliere, nella gastroscopia, la sensibilità del cavo oro-faringeo. Poi c'è la sedazione leggera che permette un certo grado di collaborazione del paziente. Infine si può passare a una sedazione profonda che porta alla totale sedazione del paziente senza però interferire con le funzioni respiratorie. • Al Centro Medico Santagostino la sedazione è demandata a uno specialista, un anestesista la cui presenza costante è garantita per tutto l'esame. • PERCHÈ DEVO ESSERE ACCOMPAGNATO? • È bene essere accompagnati da qualcuno a fare queste indagini, soprattutto per quello che riguarda i pazienti che vengono sottoposti a sedazione perché, anche se alla fine dell'esame si riprende in pochissimi minuti, o addirittura secondi, uno stato di coscienza, permane però una sorta di iporiflessia che può essere manifestata durante manovre più fini, come ad esempio guidare o lavorare. • COSA DEVO ASPETTARMI DOPO L'ESAME? • Dopo l'esame c'è un pronto recupero della condizione di coscienza, anche nel caso di anestesia profonda; il paziente viene tenuto in osservazione per un periodo di tempo necessario per essere sicuri che le condizioni dei parametri vitali siano assolutamente normali e che il paziente possa essere dimesso in totale sicurezza. • https://www.cmsantagostino.it/ • Iscriviti alla nostra newsletter: https://cmsantagostino.us1.list-manag... • Santagostino Magazine: https://magazine.cmsantagostino.it/ • Santagostino Psiche: https://psiche.cmsantagostino.it/ • Seguici sui nostri social: • Instagram:   / centromedicosantagostino   • Facebook:   / cmsantagostino   • Twitter:   / cmsantagostino  

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