Capodanno senza feste «Danno incalcolabile servono ristori adeguati»
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In Campania il settore dell'intrattenimento sembra non trovare pace. L'ultima ordinanza emanata dalla Regione Campania - che vietate feste ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati fino al primo gennaio 2022 - è stata una vera doccia fredda per gli imprenditori del settore che solitamente organizzano eventi in occasione del Natale e del Capodanno. Un comparto che già ha pagato duramente il prezzo della pandemia, e che ora si ritrova a fare i conti con una nuova fase critica. Così in una lettera indirizzata al presidente Vincenzo De Luca, Alessandro Esposito, presidente Silb Confcommercio Campania, sottolinea il duro colpo che comporta questa ordinanza: un’ulteriore stangata al settore che dall’inizio della pandemia ha perso il 30% delle imprese che sono state costrette a chiudere definitivamente. • Continua a leggere - https://bit.ly/3JaHyiY • «Un'ordinanza che considero folle - commenta Esposito, presidente Silb Confcommercio Campania - Arriva come una doccia fredda, ma anche come uno stop che crea e arreca un danno incalcolabile. Si stima che a partire da questi giorni, e fino a Capodanno incluso, il fatturato possa diminuire del 25-30%: un danno veramente grande per tutte quelle attività che stavano riuscendo a trovare un po' di ossigeno, ovvero quelle attività che durante il periodo della pandemia sono state le prime a chiudere e le ultime a ripartire». Esposito dichiara - a nome della sua categoria - che sarebbero i primi a fermarsi qualora ci fossero delle forme di sostegno economico adeguate, poi aggiunge: «C'è un tale rispetto per la pandemia, e una tale attenzione per il Covid, che ritengo giusto fermarsi qualora ci fossero i presupposti per farlo. Però lo stesso rispetto è richiesto nei confronti della nostra categoria, nei confronti dei lavoratori. Non ci dimentichiamo dell'indotto che ruota attorno a queste attività, e di quanto siano importanti le risorse umane che lavorano per queste attività e che naturalmente includono le loro famiglie» • Servizio di Emma Onorato
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