natale 2013

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È dal 2004 che ogni 24 dicembre mio padre ci regala, a me e ad ogni componente della famiglia, una letterina . • Non una semplice lettera, non la trovi nei negozi, non esiste da nessun'altra parte all'infuori di casa mia. • Composizioni da lui scritte, tutte diverse, ognuno ha la sua, ricopiata a mano, firmata e personalizzata da disegni colorati, fantasiosi, originali e ovviamente relativi al testo. • Delle favole rimate che riassumono ed esaltano le parti più divertenti dell'anno trascorso. • È questo il mio regalo più grande: tutta la famiglia riunita, in silenzio, ad ascoltare la sua interpretazione. • Ci diverte, ci da dei consigli, ci rimprovera sugli errori commessi, ci commuove e ci augura il meglio. • Un impegno grande come la fortuna che ho di avere un papà del genere. • Diego Dominicis, tuo figlio. • • la nostra pagina facebook: • / labandadelcapecchio • Sassacci quasi 2020 • noi siamo quattro personcine per bene che non farebbero male neanche ad una mosca, figuriamoci a dei santoni come voi • La Banda Del Capecchio è un giocattolo musicale nato inconsapevolmente nel 2011, è composta da cinque elementi principali: • Diego Dominicis, Andrea Torre, Gioele Fusaro, Paolo D'Achille e gli altri...specialmente tutti! • Ogni volta che abbiamo un'idea per un n...uovo pezzo, mentre lo si sviluppa e prende forma, è come se questo chiamasse uno dei nostri amici a darci in prestito un pò del loro talento (che abbiamo tutti, nessuno escluso) al fine di completare la canzone in base a quello che richiede...ed è così che i nostri brani nascono e continueranno a farlo! • Perchè lo facciamo? • Andrea: • Io lo faccio senza voluttà di successo ma solo per il bisogno di esprimermi, di vedere le mie idee prendere vita e di aiutare Diego a creare..soprattutto lo faccio perchè è bello suonare con i propri amici; magari puoi suonare nei posti più belli del mondo con dei professionisti (o quasi) ma la dimensione di una jam session nel salotto di casa o di una suonata col ritmofono in riva al lago..beh! è irrinunciabile • Diego: • ci sono cose e concetti che possono essere espresse soltanto in musica...La Banda Del Capecchio me ne da l'opportunità...adoro il modo in cui mi permette di esprimermi di incontrare gli amici e creare eventi...adoro usare ogni giorno quei pochi minuti della mia pausa pranzo per dedicarmi alla scrittura dei testi o cercare le musiche...adoro il modo in cui mi fa ridere...lo faccio perchè mi fa sentire vivo!...lo faccio perchè bisogna reagire! • Gioele: • Quanto è bello ridere! Una buona melodia ti mette il sorriso, ti fa sentire in pace con te stesso, se poi ci canti sopra sbeffeggiando la vita, diventa un rito godereccio, che si ripete ad ogni canzone forgiata dalla banda. Spero di contribuire nel modo più poliedrico possibile a diffondere La Banda Del Capecchio perchè le cose buone bisogna tenersele da conto! • Paolo: • La Banda Del Capecchio dal mio punto di vista non è una band, non è un gruppo musicale. È una dimensione. Questa disambiguazione (da settimane volevo usare questo termine) è il punto di partenza per capire il senso della sua esistenza. In essa trovano il loro habitat naturale le mie passioni, che condivido con gli altri sfasati. Non ci sono clichet e canoni da seguire, si va a ruota libera dando il massimo spazio alla fantasia e l'espressività in ogni sua forma, dal virtuosismo dialettico e musicale alla scoreggia che è essa stessa virtuosismo, senza classificazioni di sorta. Ringrazio Andrea che mi ha introdotto e gli altri che mi hanno accolto!

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