Ruoppolo Teleacras Siculiana assolti i Triassi
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Il servizio di Angelo Ruoppolo ( / 40129859538 ) Teleacras Agrigento del 2 febbraio 2015. • Il Tribunale di Roma ha assolto i fratelli Triassi dall' accusa di essere i referenti di Cosa nostra siciliana nella costiera romana. E' la seconda assoluzione. • Ecco il testo : • Il 27 agosto del 2013, lui, Vincenzo Triassi, di Siculiana, è atterrato all’aeroporto di Roma – Fiumicino. Da Madrid in Spagna ha viaggiato con un aereo di linea dell’ Alitalia, l’ AZ 61, e quando ha toccato terra è stato nervoso, e non solo perché un violento temporale su Roma ha provocato il ritardo dell’aereo. Lui, Vincenzo Triassi - appena estradato dalla Spagna dopo l’arresto il 26 luglio 2013 insieme al fratello Vito e alle mogli, Felicia e Nunziata Caldarella - si è subito sfogato : “sono stato assolto nel 2004 e adesso mi rimettono in galera”. Adesso, quasi 11 anni dopo, Triassi è stato ancora una volta assolto, lui, Vincenzo, e suo fratello Vito anche. Il Tribunale di Roma ha scagionato i due siculianesi, “perché il fatto non sussiste”, dall’ accusa di essere i referenti di Cosa nostra siciliana, e in particolare del clan Caruana – Cuntrera di Siculiana, nella zona costiera romana, terreno criminalmente fertile sin dal tempo della banda della Magliana. Il pentito Gaspare Spatuzza ha dichiarato : “A Ostia sin dagli anni 90 comandano i Triassi. Io nel 95 sono stato incaricato di ucciderli”. All’aeroporto di Fiumicino, prima di essere recluso nel carcere di Regina Coeli, Vincenzo Triassi si difese accanitamente : “non è vero che i Triassi comandano a Ostia. Io sono stato accusato nel 1998 e assolto nel 2004. Perché ancora in galera ? Io non conosco i Cuntrera. Ero bambino. Non è vero che mi telefonavano a casa. Dove sono le prove ? Le telefonate ? Sui giornali sono state scritte tante inesattezze. I giornalisti mi hanno fatto malandrino a me” … A quali inesattezze ha alluso Vincenzo Triassi prima di saltare a bordo del cellulare della Polizia penitenziaria : che lui e suo fratello avrebbero diretto il traffico di armi e di droga nel territorio di Ostia nell’ interesse del clan Caruana – Cuntrera. E che il denaro ricavato sarebbe stato investito nelle imprese dibalneazione e ristorazione. E che nel 1998 i fratelli Triassi avrebbero favorito la fuga in Spagna, dopo una breve sosta a Roma, del boss narcotrafficante Pasquale Cuntrera. E che Vincenzo Triassi avrebbe pagato un siciliano per uccidere un rivale degli Spada, un clan dei nomadi della costiera romana. Inesattezze anche secondo i giudici, che hanno assolto i fratelli Triassi di Siculiana.
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