INNO EUROPEO htm
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Per sentirci europei, dobbiamo cantare l'inno europeo come cantiamo l'inno nazionale: nella nostra lingua. Questo testo, qui cantato dal tenore Stefano Osbat, ha già diffusione in Italia ed è stato anche tradotto in francese. • Il quarto movimento della IX Sinfonia di Beethoven è stato scelto come inno europeo nel 1972 dal Consiglio d'Europa, e nel 1986 dalle Istituzioni delle Comunità europee (ora, Unione Europea), ed è volutamente rimasto sinora privo di testo poiché si riteneva così di tener conto nel modo migliore della differenziazione linguistica del nostro continente. • In realtà, proprio la natura dell'Unione Europea, che esalta la diversità nell'unità, è bene evidenziata da un simbolo canoro unico nella musica e diverso nei testi: come accadeva nell'impero absburgico, plurinazionale, nel quale ciascuna nazione cantava l'inno imperiale nella propria lingua (in italiano, Serbi Dio l'austriaco regno… ). Per queste ed altre ragioni Sergio Maria Pisana ha scritto parole italiane per l'Inno d'Europa. • Nel medesimo senso si è espresso anche il presidente Prodi, in un'intervista al periodico bruxellese in lingua inglese The Bulletin , ripresa dall'agenzia ANSA e da vari giornali italiani, come La Stampa del 2 febbraio 2001. • Sergio Maria Pisana, che già nel luglio 1999 aveva inviato a Romano Prodi il testo italiano dell'Inno accompagnato da una lettera di dedica, ha ricevuto da Bruxelles un messaggio con cui gli si comunica il plauso del presidente Prodi, e l'assicurazione che il testo sarà tenuto nella dovuta considerazione se si deciderà di aggiungere ufficialmente le parole all'inno europeo. • Nel Rotary Club Roma Olgiata, del quale Sergio Maria Pisana è stato presidente nell'anno sociale 1999–2000, i soci - oltre all'inno nazionale - hanno cantato in quell'anno ad ogni riunione anche l'inno europeo con questo testo.. • Il 9 maggio 2001, festa dell'Europa, l'inno europeo in lingua italiana è stato solennemente eseguito nel corso della cerimonia di assegnazione del premio nazionale di giornalismo Carlo Casalegno , nel salone dell'Hotel Hilton a Roma, alla presenza di alti rappresentanti delle Istituzioni, fra cui il senatore Giulio Andreotti. • Il periodico romano La Quercia ha dedicato all'Inno un lungo articolo con intervista all'autore. • • la Direzione didattica del 4° Circolo della Scuola Primaria Amedeo Maiuri di Frosinone sembra indicarlo (e riprodurlo) come testo ufficiale ; • • lo propone parimenti come inno nazionale europeo il Gruppo AGESCI Perugia 3, (www.perugia3.it/files/tecniche/civismo/03Inno.pdf); • • lo si riporta e si riproduce acusticamente, in segno di auguri all'Europa nell'anniversario dei trattati di Roma, nel sito di Camelia Boban ( http.cameliaboban.blog.kataweb.it/category/attualità/ ); • • la benemerita APLI (Associazione per la promozione della lingua italiana) di Rognes, in Provenza, lo annovera fra i canti che vengono eseguiti dalla locale Coralina : vedasi www.apli-rognes.fr; • • lo si riporta anche, quasi come testo ufficiale, in http://blog-ue.spaces.live.com , in www.sestavoce.it , in it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070425021947AAzexye ; in www.amoitalia.de (nel Forum di amici tedeschi dell'Italia); • • è stato eseguito pubblicamente il 9 maggio 2007, in occasione della Giornata dell'Europa, presso il Centro civico di Mossa in Friuli-Venezia Giulia (vedasi nel sito http://digilander.libero.it/mossagiov... • • è stato eseguito il 29 settembre 2008 nel cortile del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato, a chiusura della manifestazione di apertura dell'anno scolastico 2008-2209, trasmessa in diretta da RAI 1 e ritrasmessa in Rai Educational nei primi giorni di ottobre; • • la Dirigente scolastica dell'Ottavo Circolo Didattico di Cosenza, dott. Loredana Ciglio, fa concludere con il canto dell'inno europeo nel nostro testo la Favola costituzionale di cui ha scritto la sceneggiatura, traendola da un lavoro di M. D'Alessandro (visitare il sito www.cosenza8circolo.it/doc/Favola.doc). • Ecco il testo: • Salve, figlia della Grecia • e dell’alma Roma onor, • che ci riunisti all’ombra • delle cattedrali d’or; • poi, donato al mondo un raggio • di sapienza e di beltà, • ci chiamasti alla Bastiglia • per la santa Libertà; • ora, alfine affratellati • senza più tra noi confin, • Patria nostra antica e nuova, • Tu ci additi un sol destin. • Salve, Europa! Sia l’insegna • della nostra civiltà • la difesa dei valori • dell’umana dignità. • Dalla nordica scogliera • fino all’isole del sol, • sulle vette immacolate, • per i vasti piani in fior, • sventoli la tua bandiera • azzurra con le stelle d’or, • e il tuo nome ovunque, Europa, • sia di pace annunciator.
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