Separarsi a 50 anni













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Vuoi scoprire come affrontare preparato la separazione e il divorzio? • Guarda il video gratuito • ➡️ https://bit.ly/3A9Wb47 • Decidere di separarsi a 50 anni è spesso complicato per ragioni personali e psicologiche. Ma, ci chiediamo, una volta presa la decisione, separarsi a questa età potrà risultare più difficile? • Perché ci si separa a 50 anni? • Le cause sono le più diverse. E in base alla mia esperienza, tra i primi posti c’è l’insorgere di una difficoltà di comunicazione che si è frapposta tra marito e moglie. E spesso questa incomunicabilità è dovuta al fatto che l’avere cresciuto i figli ha sottratto linfa vitale alla coppia. Così, non poche coppie di cinquantenni si ritrovano a vivere il cd. matrimonio bianco, cioè senza più una vita intima e senza avere più molto da dirsi. • In altri casi, le ragioni della crisi coniugale sono legate alla scoperta dell’infedeltà dell’altro, scoperta che viene favorita dallo spiare il cellulare del coniuge o i profili social. • Ebbene, dal punto di vista della legge, separarsi a 50 anni è più facile o più difficile? E i diritti e i doveri che nascono dalla separazione sono gli stessi rispetto alle separazioni che avvengono in fasce d’età più giovani? • Riguardo al mantenimento in favore del coniuge, valgono ovviamente le stesse regole senza alcuna differenza legata all’età. • Tuttavia, il fatto di avere 50 anni può incidere, all’atto pratico, sul diritto del coniuge economicamente più debole a percepire il mantenimento e sull’obbligo dell’altro coniuge di corrisponderlo. • Prendiamo una moglie priva di occupazione lavorativa o con un reddito molto inferiore a quello del marito (o viceversa, chiaramente). L’assegno di mantenimento che verrà previsto dal giudice difficilmente potrà essere revocato, essendo improbabile che una cinquantenne disoccupata, che non abbia mai lavorato o abbia sempre svolto lavori saltuari, possa ora trovare un’ occupazione stabile o più redditizia. • Una donna più giovane avrebbe, indubbiamente, più chances di reperire un lavoro o un lavoro più remunerativo. • Questa conclusione non vale, d’altra parte, nell’eventualità in cui il coniuge obbligato a corrispondere l’assegno perda a sua volta il lavoro o magari 2(essendo più anziano) vada in pensione riducendo, di conseguenza, il proprio reddito. • A parte questo aspetto del mantenimento per il coniuge più debole, va detto che la separazione in questa fascia d’età sarebbe semplificata dal fatto che i figli potrebbero essere maggiorenni. • E ciò significa che non dovranno essere discusse né decise dal giudice le questioni relative all’affidamento e ai tempi di permanenza dei figli presso i rispettivi genitori. • I figli maggiorenni decideranno, infatti, autonomamente con chi stare e quando. • D’altra parte, nella maggioranza dei casi, i figli maggiorenni saranno ancora studenti, e dunque andrà affrontata e definita tra i due coniugi la questione relativa al loro mantenimento. • In definitiva, dunque, separarsi a 50 anni non è molto diverso che farlo a 30 o 40. • Qualora, tuttavia, la coppia non abbia figli ancora minorenni, l’iter della separazione potrà essere più semplice, con una trattativa più rapida e un accordo più facilmente raggiungibile. • La questione fondamentale da decidere riguarderà l’eventuale assegno di mantenimento per il coniuge che con il proprio reddito non sia in condizione di continuare a mantenere lo stesso tenore di vita avuto in costanza di matrimonio. • Chiarito questo, se ti stai chiedendo “Farò bene o male a separarmi adesso che di acqua ne è già passata sotto i ponti” beh, io non posso obiettare nulla, perché la verità è soltanto dentro di te. • Posso dirti, d’altra parte, che sebbene tu sia ancora giovane e aitante (nessun dubbio al riguardo), la prospettiva futura su cui ragionare è quella della terza età. • E allora devo metterti in guardia rispetto ad un rischio: • se separandoti tu ottenessi il diritto a ricevere dal tuo ex l’assegno di mantenimento, e se dopo la separazione, il tuo ex andasse in pensione ricevendo la liquidazione del trattamento di fine rapporto, tu potresti chiedere un aumento dell’assegno, ma non avresti diritto di ricevere un quota della somma liquidata come TFR. • Diversamente, se tu fossi anche divorziato e con il riconoscimento a tuo favore dell’assegno divorzile, allora avresti diritto ad una quota dell’indennità di fine rapporto. • Pertanto, sarebbe prudente pensare se sia il caso di compiere anche questo passo. • Spero di esserti stata utile e ricordati di iscriverti al mio canale se ancora non l’hai fatto, seguimi anche sui canali social Facebook e Instagram. • Visita il mio sito, troverai il link di seguito, e contattami se hai dei dubbi. • A presto, ciao! • #RitaRossi #AvvocatoFamiliarista #Separazione • ****************************************************************** • Visita il mio sito • https://www.studiolegaleritarossi.it/ • Seguimi su Facebook •   / rossi.avv.rita   • Seguimi su Instagram •   / avvritarossi  

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