Deadlift Mezzi Stacchi alla Rumena di Roberto Eusebio
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http://www.eusebio.pro • E' un esercizio dove si ha una sinergia muscolare importante, per questo motivo è ritenuto uno degli esercizi base pluriarticolare dei power lifter (PESISTI). • A seconda della tipologia o tecnica che adottiamo, concentriamo il lavoro su un distretto muscolare piuttosto che un altro. • La complessita' nell'eseguire tale esercizio sta nella capacita' motoria vera e propria, caratteristica principale negli sport pesanti come il sollevamento pesi. • Nel caso del bodybuilder dove l'interesse e' quello del congestionamento, la focalizzazione sara' puntata al reclutamento delle fibre muscolari interessate. • In questo esercizio il fattore determinante che andiamo ad allenare è la forza. • L'importanza di quest' esercizio pluriarticolare, come lo squat e come tutti gli esercizi deputati allo sviluppo della forza generale, e' anche quella di alzare i livelli ormonali endogeni (testosterone). • D'altro canto e' pero' un esercizio deleterio per la struttura scheletrica-articolare. • Personalmente avendo giunture articolari molto piccole, superfici articolari ridotte, con conseguente compressione eccessiva delle articolazioni, non ho mai prediletto il deadlift, a parte a fine routine di allenamento (quindi utilizzati come esercizi di esaurimento del glicogeno muscolare) con gli stacchi a gambe tese, o talvolta con gli stacchi alla rumena. • Negli allenamenti ogni esercizio andrebbe utilizzato per uno scopo ben preciso in questo caso tale esercizio e' utilizzato per i glutei e i femorali. • Esitono varie versioni nel modo di eseguire gli stacchi da terra (DEADLIFT). • Ogni tipologia di stacco ha le sue dovute considerazioni, poiche' essendo un esercicio pluriarticolare che compromette piu articolazioni e muscoli (femorali - glutei - quadricipiti - lombari - paravertebrali-polpacci - spalle - trapezi ecc..) ne spiego le varie esecuzioni e tipologie: • STACCHI CLASSICI : • bilanciere a terra, gambe divaricate larghezza spalle, punta dei piedi leggermente extraruotate, si cerca di mantenere le curve fisiologiche della colonna per non avere compressioni (che gia' si hanno comunque) o schiacciamenti delle vertebre, in realta' cio' e' impossibile, soprattutto a livello lombare, con un bilanciere diritto !! se si utilizzasse un bilanciere angolato o un manubrione (vedi metodo kettlebell), lavoreremmo meno di lombari (con una curva della colonna alterata) piu' di quadricipiti e la schiena accuserebbe meno trauma.!! • STACCHI ALLA SUMO: • divaricando piu' le gambe, c'e' lo spazio necessario per far salire il bilanciere con le curve della colonna fisiologicamente corrette. • Ma con l'asse delle ginocchia come la mettiamo ? Il carico mediale sul ginocchio ? • STACCHI A GAMBE TESE: • il lavoro e' prettamente concentrato solo su femorali e glutei. Non e' sicuramente da ritenersi un esercizio di forza; il rischio di traumi se non si esagera con i carichi e' limitato, a parte per i tendini che a ginocchio esteso sono in maggiore tensione. • STACCHI ALLA RUMENA(mezzi stacchi): • mentre negli stacchi a gambe tese si utilizza un gradino per oltrepassare la punta dei piedi e ci si ferma piu' o meno all'altezza delle ginocchia a seconda della mobilita' dell'articolazione dell'anca, in quest'esercizio il bilanciere e' posto su un piedistallo altezza quadricipite. • Quindi la posizione di partenza è quella eretta. • Mantenendo le curve fisiologiche della colonna e ginocchia semi-flesse si compromette quasi esclusivamente l'articolazione dell'anca, (ottimo per femorali e glutei). • In generale a differenza degli altri esercizi, con gli stacchi non si lavora fino al totale esaurimento del glicogeno muscolare, perche' questo potrebbe sollecitare troppo la schiena e le articolazioni procurando ingenti traumi dovuti dalla mancata stabilita' data dalla muscolatura stessa, ma invece questi esercizi prediligono da parte dell'atleta il controllo volontario globale della contrazione. • La potenza del controllo volontario della concentrazione, deve prevalere sulla potenza dell'alzata. • La morale quale e' ? • Credo che vi siano davvero tantissimi esercizi per congestionare i vari distretti muscolari e credo che non sia necessario se non per ambizione o stimolo personale andare a mettere in crisi le articolazioni con possibili traumi che invece ci possano allontanare dai nostri allenamenti.
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