Pigne dArolla Parete nord con gli sci 53 E3 TD S6
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Il Pigne d'Arolla è una bellissima montagna che si erge nell'alto bacino di Otemma, uno dei più grandi ghiacciai delle Alpi. Questa montagna presenta uno scenografico versante settentrionale caratterizzato da una ripida parete glaciale che si stacca al di sopra di un lungo sperone di roccia e ghiaccio. Questo sperone fu denominato dai valligiani con il toponimo di Louettes Econduè, che significa fascia erbosa non visibile dal basso e difatti nel periodo estivo venivano portate le greggi all'alpeggio. • La scorsa notte, ad Arolla, coricati sotto un cielo nero come ormai non siamo più abituati a vedere, ero estasiato da tanto 'infinito' e pensavo che già solo per quello spettacolo valeva la pena essere lì. Quella miriade di stelle ti catturava ma allo stesso tempo ti dava un senso di smarrimento e isolamento ed allora ho iniziato a pensare che quel cielo lo avevano visto anche gli antichi montanari che vivevano ad Arolla. Pensavo a come doveva essere quel minuscolo agglomerato di case circa due secoli fa, con le tre imponenti colate glaciali che lambivano i pascoli, e le alte montagne che chiudevano inesorabilmente il panorama. L'incredibile mole del Mont Collon era come un sipario perennemente abbassato, immobile ed immenso che solo le stagioni modificavano nei colori ma non nelle dimensioni. La Valle del Rodano e Sion seppur distanti solo una trentina di chilometri dovevano apparire lontane ed irraggiungibili e i montanari che lì abitavano dovevano proprio sentirsi ai confini del mondo. Oggi non è più così ma ad Arolla si respira ancora un'aria di isolamento e solitudine. • Questi pensieri hanno lasciato il posto ad altri pensieri, quando tutti insieme abbiamo iniziato a risalire l'intricata foresta di larici e rododendri che ormai da più di un secolo sta lentamente colonizzando la morena laterale del Glacier de Tijirore Nouve. Qquando ci siamo ritrovati alla base del Louettes Econduè con la parete N del Pigne d'Arolla che era tutto ciò che potevamo vedere, quel senso di smarrimento e solitudine è tornato a farsi sentire. Poi salendo sulle pendici della montagna il panorama si è aperto ed è diventato più luminoso ed allora abbiamo capito che il mondo non finisce ad Arolla. Più procedi verso l'alto e più capisci di come sia il punto di vista a condizionare i nostri pensieri e le nostre azioni. E quando finalmente siamo giunti sulla bianca e pianeggiante vetta del Pigne d'Arolla il sipario del Mont Collon si è 'ridimensionato' ed abbiamo potuto vedere tutto quello che c'era dietro quell'immane sipario. Che pace e grandiosità! • Ma ricordate è solo una questione di punti di vista, bastano pochi metri, perché il Mont Collon torni ad essere inquietante, bastano pochi metri oltre la vetta perché Arolla là in fondo ti appaia come la fine del mondo • Con Fedora, Arno, Stefano, Mauro e Marco compagni di questa bella esperienza. • scritto da Fabrizio Righetti • Difficoltà tecnica:5.3 • Esposizione:E3 • Difficoltà puntuale sciistica:S6 • Difficoltà sciistica complessiva:TD+ • http://www.camptocamp.org/routes/4606...
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