Victor Hugo Il portentoso mare Luomo che ride Lettura integrale
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Victor Hugo, 'Il portentoso mare'. • L'uomo che ride. lettura integrale. • Voce narrante Federico Berti: • https://www.federicoberti.it • Ascoltalo senza pubblicità: • / 115690827 • La lotta incessante tra la nave Matutina e l'oceano indomabile, che assume i tratti di un nemico capriccioso e crudele. I naufraghi, già provati, si trovano immersi in una nebbia fitta e in un mare che li trascina verso giganti di roccia affioranti. • La nebbia che avvolge la nave rende impossibile orientarsi. I naufraghi non sanno dove si trovano e riescono a malapena a scorgere la sagoma dell’orca che galleggia accanto a loro. Malgrado il gelo, la grandine e il terrore che li assale, le donne a bordo rifiutano di ripararsi nella cabina, temendo che un soffitto sopra le loro teste possa trasformarsi in una tomba. Le onde sempre più corte e tumultuose preannunciano che la nave si avvicina a uno stretto pericoloso, senza che nessuno a bordo ne sia consapevole. • I naufraghi si rendono conto della loro posizione solo quando la luce pallida dello zenit rivela un’immensa barriera scura all’orizzonte. Si tratta di Aurigny, un’isola temuta per la sua difesa naturale fatta di scogli sommersi, invisibili e letali. Questa macchina da naufragi, come la definisce Hugo, è sorvegliata da una serie di scogli che evocano immagini di mostri mitologici, paragonati a idre pronte a distruggere ogni nave che osi avvicinarsi. Tra questi scogli, ognuno con un nome evocativo, spicca la Meta, simbolo di un viaggio che si conclude tragicamente. • Hugo descrive il naufragio come l’esperienza massima dell’impotenza. I marinai e i passeggeri della Matutina si trovano intrappolati in una situazione paradossale: vicini alla terra ma incapaci di raggiungerla, immersi nell’immensità dell’oceano senza possibilità di sfuggirne. La natura sembra divertirsi con loro, alternando minacce imminenti a momenti di falsa speranza. L’autore esplora l’idea che l’infinitamente grande, rappresentato dall’oceano, annienti l’uomo attraverso l’infinitamente piccolo, come le onde e le gocce che sembrano giocattoli ma portano distruzione. • Mentre la Matutina continua a derivare verso la punta settentrionale di Aurigny, il pericolo diventa sempre più concreto. Qui si trova la “scimmia”, una corrente furiosa che trascina le navi in vortici letali, facendole girare su se stesse fino a spezzarle contro le rocce. Hugo descrive questo fenomeno con una precisione quasi scientifica, aumentando il senso di minaccia e inevitabilità. I naufraghi, privi di un pilota che possa guidarli, si affidano all’istinto e all’angoscia che rende le loro mani più forti, ma sanno che doppiare quella punta sarà impossibile. • Quando tutto sembra perduto, un’improvvisa raffica di vento cambia la direzione della tempesta. Prima erano state le onde a giocare con la nave; ora è il vento a prendere il controllo. Il libeccio, succeduto al maestrale, sospinge la Matutina lontano dalla scimmia e dalla barriera di Aurigny. Questo aiuto inaspettato è un soccorso rude e violento: il vento tratta i naufraghi con una brutalità che li salva, ma non senza infliggere ulteriori danni alla nave, ormai ridotta a un relitto. • Hugo dipinge l’oceano come un’entità viva e spietata, che sembra divertirsi con le sue vittime. La tempesta è descritta con toni animistici, capace di “fare e disfare” a suo piacimento. Gli elementi naturali diventano simboli della lotta tra l’uomo e l’universo, una battaglia dove l’essere umano è spesso solo un “giocattolo”, privo di controllo. Tuttavia, proprio in questa impotenza emerge la resilienza dell’uomo, la sua capacità di aggrapparsi alla vita anche nei momenti più disperati. • Nonostante i colpi inferti dalla natura, i naufraghi resistono. La disperazione rende le loro mani più forti, trasformando la paura in una risorsa. Hugo celebra la capacità umana di lottare contro l’ineluttabile, anche quando la salvezza sembra improbabile. Alla fine, è questa combinazione di volontà umana e intervento fortuito della natura che permette alla Matutina di sopravvivere a un altro giorno. • #podcast #libro #romanzo #audiolibro #dramabook
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